Prima di versare queste lacrime amare e dolorose, ci abbiamo creduto. Sportivamente, il Real ha meritato questa coppa. Non saranno le lacrime a colmare questo grande vuoto che ieri sera i nostri ragazzi hanno lasciato dentro di noi. Bisogna mostrare che abbiamo le palle per portare questa coppa a casa. Queste ieri sera non sono state "esposte" dai bianconeri. È stata la peggiore partita della stagione, ma non possiamo cancellare quest'amore per il nostro dolore, perché se la ami quando vince non puoi non amarla anche quando perde. Ieri sera siamo rimasti delusi, umiliati, sconfitti nel cuore e sul campo. 2 Finali giocate e perse in 3 anni. 7 finali perse su 9 giocate. Speriamo che il prossimo anno non giocheremo se saremo costretti a ripetere la partita di ieri notte a Cardiff e quella del 6 Giugno 2015 a Berlino. È vero che come dice Allegri la vita è bella perché dopo le sconfitte ci dà ancora altre possibilità e ci consente di riprovare a prendere ciò che abbiamo già perso. Infatti lui resterà ancora con noi per provare a vincere ciò che questa notte il Real Madrid ci ha portato via, ma l'errore più grande sicuramente è della squadra relativo alla prestazione di basso livello rispetto alle potenzialità di cui dispone questo gruppo.
Unico rimpianto, non averla regalata a Gigi. Meritava questa coppa Buffon, la meritava davvero a prescindere dalla prestazione di ieri sera, non puoi giudicare certi giocatori in 90 minuti, anche se sono i più importanti della carriera. Abbiamo visto passare davanti 2 triplete in 3 anni. Essere avanti rispetto alle "coetanee" italiane o alle squadre già superate in Europa è una vana consolazione di chi ieri sera non ce l'ha fatta e di chi forse non ce la farà neanche il prossimo anno.
Nel bene e nel male. Finchè morte non ci separi. Fino alla fine. L'amore per la maglia non muore mai.
Unico rimpianto, non averla regalata a Gigi. Meritava questa coppa Buffon, la meritava davvero a prescindere dalla prestazione di ieri sera, non puoi giudicare certi giocatori in 90 minuti, anche se sono i più importanti della carriera. Abbiamo visto passare davanti 2 triplete in 3 anni. Essere avanti rispetto alle "coetanee" italiane o alle squadre già superate in Europa è una vana consolazione di chi ieri sera non ce l'ha fatta e di chi forse non ce la farà neanche il prossimo anno.
Nel bene e nel male. Finchè morte non ci separi. Fino alla fine. L'amore per la maglia non muore mai.